
Il resoconto conclusivo dall’Assemblea Sinodale della Chiesa italiana a cura di Renato Rossi, responsabile del servizio per l’ecumenismo diocesano:
Abbiamo sempre detto che il Cammino Sinodale è lo Stile dell’essere Chiesa e la seconda Assemblea appena conclusa in Vaticano l’ha confermato. Chi aspettava un documento conclusivo è rimasto deluso. Sacrificare il lavoro di questi quattro anni da 50 mila gruppi di oltre 200 diocesi in una ipersintesi di 50 proposizioni da analizzare, approvare, emendare, riformulare, bocciare in due giorni di lavoro è stata un’impresa ardua, in assenza di tempi adeguati. I delegati hanno fatto emergere, in plenaria e nei gruppi di lavoro, omissioni e inadeguatezze di aspetti ritenuti significativi in tutte e tre le Sezioni del documento: il rinnovamento sinodale e missionario della mentalità e delle prassi ecclesiali; la formazione missionaria e sinodale dei battezzati; la corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità. Tutto il materiale elaborato è stato pertanto consegnato alla “Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino Sinodale perché con il supporto del comitato e dei facilitatori dei gruppi di studio provveda alla redazione del documento finale” che sarà votato sabato 25 ottobre in occasione del giubileo delle Equipe sinodali e gli Organismi di partecipazione. La proposta è stata approvata, 12 voti contrari e 7 astenuti.
Un vecchio proverbio dice “presto e bene non vanno insieme”. Perché sacrificare in nome della efficienza la riflessione su questioni significative come l’inclusione, la corresponsabilità, la donna, la trasparenza, ma anche altre. Dopo, tutti i Delegati sono entrati nella Basilica di San Pietro dove il cardinale Zuppi ha presieduto la messa all’altare della Cattedra, un vero rendimento di grazie, anche per aver sperimentato una Chiesa viva e piena di aspettative.
Da ottobre poi l’avvio della fase della ricezione, ma quanti documenti del Magistero sono tutt’ora disattesi, forse tante diocesi – anche la nostra? – hanno bisogno di un po’ più di coraggio consapevoli che è il Signore con il suo Spirito che conduce la Chiesa. Non è che l’Anno Giubilare “Pellegrini di Speranza” viene in nostro aiuto? Cogliamo l’opportunità.