<Le periferie mediatiche>, il titolo del quinto incontro del Corso di cultura politica e dottrina sociale cristiana, organizzato dalla Fondazione Monsignor Orlando Donati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche ed internazionali dell’Università di Siena e con la Facoltà teologica dell’Italia centrale, sul tema <Le periferie del terzo millennio>.
La relatrice dell’incontro, dottoressa Elisa Marincola, è stata presentata da Riccardo Rossi, Presidente della Fondazione.
Portavoce nazionale di Articolo 21, (l’associazione nata nel 2002 con lo scopo di far rispettare l’art. 21 della Costituzione, sulla libertà di stampa), la dott.ssa Marincola è giornalista, impegnata a dar voce, attraverso la televisione e la stampa, ai soggetti <dimenticati> dall’opinione pubblica benpensante. Attiva esponente dell’Associazione, alla quale afferiscono molte istituzioni dedite alla lotta per i diritti umani. L’art. 21- ha spiegato la relatrice- vigila affinché l’informazione sia completa e corretta, denunciando anche le carenze che essa presenta.
Sono soprattutto le periferie territoriali, non solo di continenti lontani, ma anche delle nostre città, i soggetti più dimenticati, o solitamente raccontati non da protagonisti, ma come situazioni emergenziali, ha ricordato la Marincola.
Nei nostri telegiornali -ha detto- le notizie relative all’estero sono aumentate nell’ultimo quinquennio, in esse la politica ha un ruolo prioritario, non finalizzata però al <bene pubblico,>, ma trattata a livello diplomatico.
Pur esistendo sensibilità diverse fra le varie reti RAI, le aree da tutte più raccontate sono l’Europa, l’Usa, l’Asia per evidenti interessi economici, meno citate l’Africa e l’America del Sud. Situazione simile a quella italiana anche nel resto dell’Europa.
Nel trattare temi e persone spesso si rasenta la violazione dell’etica professionale da parte dei giornalisti, che usano, impropriamente parole, tipo <clandestini> per profughi, che clandestini non sono; si parla, inoltre, molto di criminalità e sicurezza e poco di accoglienza, società e cultura, economia e lavoro, ha continuato la dott.ssa Marincola. Siti web e facebook in particolare. seguono le testate giornalistiche e commentano in maniera spesso aggressiva, senza interloquire con le redazioni; i giornali, per ovvi motivi di convenienza, tacciono.
Le periferie dei nostri territori, non solo ai margini delle città, ma anche quartieri centrali, sono presentate come realtà negative (degrado, droga), stereotipi da sfatare, poiché sono caratterizzate invece, da innovazioni economiche, sperimentazioni culturali, mai messe in luce ed esaltate.
Infine le donne: in alcuni settori di esperti (scienza, economia) sembrano non aver raggiunto ancora la parità con gli uomini. Le periferie medianiche travalicano i campi sociali, sono <periferie> coloro che non hanno spazio e dignità personale in questa nostra società,-ha concluso la relatrice.
Appuntamento per l’ultimo incontro del Corso giovedì 21 febbraio “Tavola rotonda con le realtà locali”, interverranno Anna Ferretti, ex assessore ai servizi sociali del Comune di Siena, Giovanni Tondo, direttore Caritas diocesana, Andrea Valboni, Provveditore Arciconfraternita Misericordia di Siena.