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UN CATTOLICO AL SINODO VALDESE NELLO SPIRITO ECUMENICO

sinodo valdese

Il diacono Renato Rossi, incaricato dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, sta partecipando in questi giorni al Sinodo Valdese Metodista, in corso presso la Casa valdese di Torre Pellice (TO). Ecco il suo racconto dei primi giorni:

“L’annuale Sinodo Valdese Metodista si è aperto come sempre con i saluti della moderatora della Tavola, la diacona Alessandra Trotta nella Casa Valdese. Sono stati quindi letti alcuni messaggi augurali, compreso quello di papa Francesco che, ricordando il mercante Valdo, ha auspicato Pace e Concordia. Si è poi snodato il corteo fino al Tempio, scandito dal rintocco della campana. La giovane pastora Sophie Langeneck ha presieduto il Culto e richiamato l’importanza della proclamazione che Gesù Cristo è il Signore anche con la propria vita, altrimenti grideranno le pietre (Lc 19,37-40).

C’è stata la consacrazione di due nuovi pastori, Kassim Conteh metodista e Maliq Meda valdese, proveniente da famiglia musulmana albanese. Impegno reciproco nel Signore, della Comunità nel sostenerli e dei pastori per essere accanto ad ogni fratello e sorella. Tutta l’Assemblea ha alzato le mani sui consacrandi invocando lo Spirito Santo, esercizio del Sacerdozio Battesimale. Sabato pomeriggio c’era stato un interessante approfondimento teologico ricordando gli 850 anni del Valdismo dal titolo così provocante quanto vero anche per noi cattolici “uno sguardo indietro al futuro”. Se il pastore battista Naso, curatore dell’ultimo volume della Storia dei Valdesi ha affermato “non solo persecuzioni e ghetto, ma consapevolezza di un importante contributo alla costruzione dell’Italia”, il teologo don Antonio Autiero ha detto dell’affanno che la chiesa cattolica sperimenta nel Cammino Sinodale, stile raccomandato da papa Francesco. Il primo giorno l’Assemblea si è confrontata sulla situazione Israele e Palestina, facendo emergere opinioni diverse: le proposizioni verranno ogni giorno riformulate e poi poste a votazione.
La tradizionale Serata Pubblica “Autonomia differenziata e equità”, ha visto confrontarsi il senatore Giorgis che ha presentato il rischio di non vedere tutelati i Livelli Essenziali delle Prestazioni, Rosi Bindi ha fatto mea culpa perché la modifica al titolo V della Costituzione risale al 2001 e la Moderatora Trotta ha presentato le implicazioni sulla vita pastorale delle chiese in Italia. Il Sinodo continua”.

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