Anche la grande tela della Circoncisione di Gesù, collocata sul secondo altare laterale di destra della chiesa di San Martino a Siena, sarà presente tra le quasi cento opere esposte al Museo del Prado a Madrid, dal 28 marzo al 9 luglio, alla grande mostra antologica sul maestro bolognese Guido Reni, grazie ad un’intesa fra l’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e il celebre Museo spagnolo.
Il Museo Nacional del Prado dedica quest’anno un’ampia riflessione all’opera di Guido Reni (1575- 1642), uno dei massimi esponenti della grande scuola bolognese che si pose come alternativa all’accademismo tardo-manierista e divenne una delle maggiori fucine di artisti agli inizi del 600.
Ne furono capofila anzitutto i fratelli Carracci, Domenichino e soprattutto il Reni. Considerato in ambiente romano una sorta di anti-Caravaggio mosse i suoi passi principalmente fra Bologna e Roma, con brevi parentesi a Napoli e Mantova. La sua fama si diffuse ben oltre l’Italia, tanto da essere considerato in Spagna uno dei modelli che più influenzeranno la grande stagione del Seicento spagnolo, proprio come la mostra del Prado intende illustrare, esponendo opere provenienti dai grandi musei internazionali.
La Circoncisione della chiesa di San Martino è l’unico dipinto di Guido Reni che Siena conservi; risulta essere una delle sue opere più tarde, ma anche fra le più significative: realizzata intorno alla metà degli anni 30, giunse a Siena nel 1636 a seguito di una commissione della famiglia Gori, che acquistò la tela per l’altare di proprio patronato, nel contesto del totale riallestimento della chiesa nel periodo in cui essa fu retta dall’Ordine degli Agostiniani. La tela senese del Reni, sottoposta a restauro in tempi recenti, versa in buone condizioni; prima di partire per Madrid, tuttavia, è stata sottoposta ad un accurato ripristino di alcune criticità: lo smontaggio, la ripulitura e l’allestimento sono stati seguiti dalla Soprintendenza di Siena in ogni passaggio.