La solennità della festa di Pentecoste è stata preceduta, Sabato 19 maggio 2018, nella nostra Diocesi, dalla veglia celebrata in Cattedrale, durante la quale sono stati ordinati due diaconi: Giovanni Guerrini e Giovanni Tondo e conferiti alcuni ministeri.
<Consuetudine della nostra Diocesi è affidare durante la veglia di Pentecoste il mandato a chi si mette a disposizione per un servizio ecclesiale> facendo dono alla comunità dei propri carismi. Ed in questa occasione sono stati affidati ad alcuni fratelli e sorelle il ministero del lettorato, dell’Eucaristia, dell’accolito, del diaconato, perché si impegnino nella testimonianza della Parola, nell’opera di evangelizzazione nel mondo contemporaneo.
Nel commentare il Vangelo di Giovanni (Gv. 7,37-39):<Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me…>Sua Eccellenza ha sottolineato come, nel disorientamento odierno, nella nostra società si abbia <sete> di riscoprire il significato della propria esistenza, dopo essere rimasti delusi dagli effimeri<idoli>di potere, denaro,benessere, realizzazione di sé.
Sete di conoscere il vero senso della vita, sete di speranza, di salvezza.
Il senso della propria vita , la speranza, la salvezza possono venire solo da Dio,ecco allora che i doni dello Spirito Santo sono indispensabili, luce per capire e forza per agire.
Circondati con affetto da presbiteri della nostra Diocesi, parenti, amici, persone delle loro comunità di appartenenza,(in particolare la comunità ilcinese per Guerrini, Caritas di Siena, della Toscana e Movimento contemplativo missionario di Cuneo per Tondo), i due diaconi hanno recepito con grande emozione le parole del loro Pastore <santità di una vita donata senza riserve…un cammino difficile in cui il vero unico maestro è Gesù…un magistero da ricevere continuamente con la preghiera, con l’invocazione dei doni dello Spirito Santo, per essere luce, sale, lievito in un mondo che ha sempre più bisogno di speranza>.
Ed i fedeli della Chiesa di Siena, partecipando alla loro commossa gioia, hanno ringraziato il Signore per aver chiamato questi fratelli ad un prezioso servizio.
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