La Giornata del Migrante e del Rifugiato dal titolo “Dio cammina con il suo popolo”, che si celebrerà in tutte le
Chiese del mondo oggi, domenica 29 settembre 2024, va accolta, come ci ricorda papa Francesco nel suo messaggio,
come un richiamo a vivere la dimensione sinodale della Chiesa, che è dimensione itinerante, peregrinate nello scorrere della storia verso il Regno dei Cieli. ( …. ) . “E’ possibile vedere nei migranti del nostro tempo, come in quelli di ogni epoca, un’immagine viva del popolo di Dio in cammino verso la patria eterna. I loro viaggi di speranza ci ricordano che “ la nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo” (Fil 3,209”.
“Dio precede e accompagna il cammino del suo popolo e di tutti i suoi figli di ogni tempo e luogo” (….) “Dio non solo
cammina con il suo popolo, ma anche nel suo popolo, identificandosi con gli uomini e le donne in cammino verso la
storia – in particolare con gli ultimi, i poveri, gli emarginati – come PROLUNGANDO IL MISTERO DELLA SUA
INCARNAZIONE”.
Per questo l’incontro con il migrante, come con ogni fratello e sorella che è nel bisogno, “è anche incontro con
Cristo. Ce l’ha detto Lui steso. E’ Lui che bussa alla nostra porta affamato, assetato, forestiero, nudo, malato,
carcerato, chiedendo di esse incontrato e assistito”.
Anche qui a Siena il Signore ci offre “il privilegio” di poterLo incontrare e assistere. I profughi Pakistani e Afghani, soprattutto, che hanno sulle loro gambe oltre 8.000 km di strada per approdare a Siena attraverso la rotta dei Balcani, sono sacramento di Gesù oggi in mezzo a noi .
Grazie al nostro Cardinale, alla Caritas, alla Mensa delle Vincenziane, alle Istituzioni, Associazioni di Volontariato,
parrocchie, la Migrantes, ….., il nostro territorio e la nostra Chiesa non hanno mancato di accogliere.
Certamente c’è bisogno di fare di più perché l’accoglienza sia dignitosa e promuova l’integrazione, a partire dall’
l’apprendimento della lingua italiana.
Il nostro Cardinale ha promosso un Tavolo Istituzionale che mensilmente riunisce Prefettura, Questura, Comune di
Siena, Società della salute, Caritas, Misericordia, Migrantes, Associazioni di volontariato, al fine di meglio
monitorare il fenomeno migratorio, in città soprattutto. Si auspica una maggior collaborazione con le comunità
islamiche e i loro Imam, le diverse Comunità Cristiane non cattoliche, per condividere lo sforzo della accoglienza e
della integrazione.
Sullo sfondo di tutti i problemi c’è in primis il problema di trovare casa.
Pastoralmente sono vivaci la Comunità di rito Geco Bizantino, prevalentemente Ucraina, che si ritrova a Santa
Petronilla; la Comunità indiana che si ritrova ogni ultima domenica del mese, e che domenica 27 ottobre alle 15,30
prenderà possesso della Chiesa di San Benedetto in Via San Benedetto a Siena.
UN INVITO: perché una famiglia, o gruppo di famiglie, o una parrocchia non si impegna ad adottare, anche per un
solo anno, un profugo o uno studente straniero povero, incontrandolo, facendo amicizia, condividendone il
percorso di vita.
Infine ricordiamoci di fare alle Messe la colletta per la Migrantes consegnandola poi alla Curia. E’ così che la
Migrantes nazionale puo’ aiutare le Chiese locali nei loro progetti di accoglienza.
Don Doriano Giorgio Carraro – direttore del Servizio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.
Qui il testo del messaggio del Santo Padre Francesco per la 110ª giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2024: