Il Convegno Diocesano dei giovani <Noi ci siamo!!!>, svoltosi presso il Centro Pastorale di Montarioso sabato 3 novembre, si è aperto con la preghiera e con il saluto di Monsignor Arcivescovo Antonio Buoncristiani.
<Il Sinodo dei giovani, come il Sinodo della famiglia, è un grande dono per tutta la Chiesa>-ha detto l’Arcivescovo, sottolineando l’importanza della partecipazione degli stessi giovani, che hanno potuto esprimere il loro stato d’animo ed il loro impegno nella realtà ecclesiale, rimanendo vicino ai loro Pastori e chiedendo di essere ascoltati.
<Noi, Chiesa di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, dobbiamo sentirci impegnati a costruire una nuova Chiesa, meno clericale, più partecipata, sollecita ad edificare una società più giusta.>
Facendo cenno alla ristrutturazione del territorio diocesano e delle varie parrocchie, Monsignor Buoncristiani ha affermato che la necessità di tali rinnovamenti non è tanto e solo da attribuire alla mancanza di sacerdoti, ma è da leggere come un aspetto provvidenziale per riscoprire la vocazione a proclamare l’annuncio evangelico da parte di tutti i battezzati.
Oggi, nella realtà ecclesiale, emergono due punti fondamentali, più volte sottolineati dal romano Pontefice: la sinodalità ed il discernimento.
Sinodalità significa camminare insieme, presbiteri e laici; discernimento è mettersi in ascolto della realtà, trovare, insieme, vie d’uscita.
<La Chiesa è una comunità di fede e di carità, con il compito di annunciare il Vangelo-ha continuato l’Arcivescovo- e la proclamazione del Vangelo attraverso la testimonianza è affidata a tutte le persone credenti>.
Il periodo di crisi di valori che stiamo vivendo ci impone di ricostruire gli ambiti familiari come ponte di trasmissione della fede ai giovani, ai giovanissimi.
Una particolare attenzione va rivolta alla famiglia affinché non deleghi totalmente i sacerdoti, i religiosi, i catechisti ad intraprendere il compito di educazione religiosa, ma essa stessa sia parte attiva nella crescita spirituale dei figli.
<È un’opera sinodale da compiere, un obiettivo che non potremo raggiungere solo con le nostre forze, con la nostra buona volontà, per questo necessita l’aiuto dello Spirito Santo e la costante preghiera>ha concluso Monsignor Buoncristiani.