L’incaricato del Servizio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi, il diacono Renato Rossi, ha portato ieri il saluto, a nome dell’Arcivescovo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, alla Comunità ebraica convocata ieri in Sinagoga per la Giornata Europea della Cultura Ebraica, istituita nel 1999.
L’incontro si è tenuto nel matroneo, come di consueto, luogo che da dopo il terremoto del febbraio scorso è stato adibito a sala di preghiera. Nella foto, si vede l’Aron ha Kodesh, al cui interno sono riposti i Rotoli della Legge, estratti per la lettura pubblica durante le celebrazioni, armadio sacro collocato ora fra le finestre che si affacciano sull’aula della sinagoga che è inagibile. Purtroppo non è stato ancora possibile incontrare la Comunità in sinagoga, come avevano fatto gli arcivescovi Castellano, Bonicelli e Buoncristiani, per la pandemia prima ed ora il sisma, comunque vari esponenti della Comunità sono stati incontrati in varie occasioni, compreso il rabbino capo di Firenze e Siena rav Gadi.
Il diacono Rossi ha ricordato don Luigi Mori e rav Giuseppe Lattes, che iniziarono a relazionarsi con profonda stima ed amicizia, coinvolgendo così le due comunità. La giornata, che si è protratta nel pomeriggio con la presenza delle Istituzioni cittadine, è stata anche l’occasione di lanciare una raccolta fondi per i restauri, necessari perché un luogo di preghiera chiuso impoverisce tutta la città. La sinagoga è un vero gioiello che ha visto il coinvolgimento anche di artisti cristiani, pensando al tema della bellezza scelto quest’anno, anche se la “bellezza più bella siamo noi, ovvero le comunità che si incontrano nel dialogo e nell’accoglienza reciproca, il cuore pulsante delle strutture”, ha concluso il diacono Rossi.