
È in corso a Roma la seconda Assemblea Sinodale della Chiesa italiana, alla quale partecipa anche una delegazione dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino guidata dall’Arcivescovo, card. Augusto Paolo Lojudice. Di seguito un racconto della prima giornata, a cura di Renato Rossi, responsabile del servizio per l’ecumenismo diocesano:
Il primo giorno della seconda Assemblea Sinodale della Chiesa in Italia si è aperto con la celebrazione della Messa all’altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro. Una solenne celebrazione, bella e sobria al tempo stesso, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.
Nell’omelia, il card. Parolin ha commentato l’episodio della guarigione del paralitico alla piscina di Betsaida, offerto dalla liturgia (Gv 5,1-18). È l’affresco che nel 1730, Sebastiano Conca fece nell’abside della chiesa dell’Annunziata, la chiesa giubilare al centro di tante iniziative della nostra Arcidiocesi.
Potremmo dire di aver giocato in casa. «Forse oggi il paralitico – ha detto Parolin – rappresenta l’umanità intera che ha bisogno di incontrare la fonte di acqua viva. È dal fianco squarciato di Cristo che prende consistenza la visione di Ezechiele dell’acqua che sgorga dal santuario e che genera vita. Siamo stati invitati senza paura ad una conversione personale, comunitaria e strutturale impegnando i prossimi anni fino al 2030 secondo i consueti Piani decennali della CEI. Consapevoli che il protagonista è lo Spirito Santo, diamo ragione della Speranza che è in noi testimoniando il Risorto nel mondo e accompagnando i cristiani a diventare sempre più consapevoli di quello che sono».
L’assemblea si era aperta nel pomeriggio del 31 marzo con il messaggio di papa Francesco, ormai convalescente a casa Santa Marta, che ci ha invitati a lanciarsi guidare all’armonia creativa che è frutto dello Spirito. Circa mille delegati da 219 diocesi (cardinali, vescovi, presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, uomini e donne, giovani e adulti e anziani) si confronteranno sulle 50 proposizioni elaborate sulle restituzioni frutto del lavoro delle stesse. Le fasi narrativa, sapienziale e profetica sembrerebbero concludersi per sfociare nella fase della ricezione, ma sappiamo bene che esse si intrecceranno avendo fatto esperienza di uno stile che è quello della Chiesa, lo Stile Sinodale.