La III giornata mondiale dei poveri, indetta da papa Francesco, è un’occasione opportuna, importante e particolare per conoscerci, relazionarci, fare amicizia.
Una giornata in cui viene chiesto ai cristiani di essere attenti alle tante situazioni dell’umanità che ci circonda, così come fa il Papa che si preoccupa del creato, dei più deboli, della casa comune.
In Palazzo arcivescovile sembra che questo sia accaduto: tantissimi giovani, volontari, pronti ad accogliere, a sorridere, a distribuire il pasto offerto dalle Contrade, felici di una giornata semplice e particolare da trascorrere con tanti ospiti in amicizia fraterna.
Santa Messa, visita del Duomo, della cripta, del Battistero, pranzo tutti insieme in Arcivescovado, le tappe di un giorno scandito dall’accompagnamento, dall’interesse, dalla cura per l’altro.
Così anche a Colle Val d’Elsa le parrocchie di Colle alta e la confraternita di Misericordia hanno organizzato un pranzo per i più bisognosi della città. Tra gli ospiti intere famiglie con bambini serviti da parrocchiani e volontari. Sempre a Colle alta i ragazzi del catechismo si sono trattenuti a preparare dei biscotti che poi hanno venduto al termine della messa domenicale per un significativo ricavo da devolvere alle caritas parrocchiali e sostenere ii più poveri.
Abbandonare la tendenza ad essere centrati sul proprio io per volgere lo sguardo altrove, verso un orizzonte più lontano che pian piano si concretizza e si avvicina: è l’invito evangelico, sono le parole del Santo Padre, del nostro Arcivescovo.
Sono le Beatitudini al centro del messaggio di papa Francesco per questa giornata: nessuno è straniero o escluso, tutti siamo poveri coinvolti in un unico cammino di salvezza.