Domenica 17 luglio 2022, alle ore 18 presso la chiesa San Giovanni Battista di Pievescola (SI) si aprirà un itinerario ideale che, toccando varie località della Valdelsa, porterà a riscoprire e rivalutare i luoghi dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, molti si prodigarono per salvare gli ebrei, senza alcun interesse personale, noncuranti di mettere a repentaglio la propria vita.
Saranno presenti, tra gli altri, il card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino, Mauro Galeazzi, facilitatore in Toscana della posa delle “stolperstein” le pietre d’inciampo e il diacono Renato Rossi, responsabile del Servizio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino.
Il diacono Renato Rossi spiega il senso di questo incontro: “Anche in Valdelsa – che fu il territorio della diocesi di Colle Val d’Elsa, istituita nel 1592 e unita nel 1986 all’arcidiocesi di Siena insieme a Montalcino – vanno affiorando ricordi di persone generose che fecero quello che forse non avrebbero mai immaginato: recita il Talmud”.
“Ecco allora emergere – aggiunge ROSSI – figure limpide di preti, laici, suore, le cui memorie sarebbe opportuno raccogliere per non dimenticare. Fra questi, don Alfredo Braccagni e don Vivaldo Mecacci sono stati riconosciuti “Giusti fra le nazioni”.
“Nella tradizione ebraica- conclude ROSSI – il “giusto” è il non ebreo che ha rispetto di Dio e dal dopoguerra viene attribuito a chi si è distinto nel salvare anche un solo ebreo dalla shoah” .
(Nella fotografia il “Giardino dei Giusti” nel comprensorio di Yad Vashem a Gerusalemme).