Una buona amministrazione è di per sé veicolo di evangelizzazione. Lo sanno bene alla Cei che hanno chiesto il massimo impegno alle diocesi nel gestire in modo più trasparente possibile l’utilizzo dei fondi dell’8xmille. Un contributo importante del quale abbiamo parlato molto sulle pagine del nostro settimanale, anche entrando nel dettaglio delle cifre, tutte rendicontate alla Cei, relative all’utilizzo dei fondi dell’8xmille per quest’anno. Una delle voci più consistenti della somma, di oltre un milione di euro, utilizzata dall’Arcidiocesi di Siena Colle di Val d’Elsa Montalcino è quella relativa al restauro di Chiese o alla costruzione di complessi parrocchiali. Cifre importanti, anche se relativamente piccole se si pensa agli investimenti fatti per ristrutturare la Chiesa di San Miniato alle Scotte, per realizzare nuovi locali per la parrocchia di San Marziale a Gracciano o ancora per il recupero del piano terra per migliorare l’accoglienza lungo la via Francigena della chiesa di Sant’Innocenzo a Piana. Non rientrano nella tranche dei fondi 8xmille, ma comunque hanno richiesto uno sforzo notevole gli interventi di restauro della parrocchia di San Martino e del Duomo di Montalcino, senza considerare i recenti interventi effettuati alla Concattedrale dei Santi Alberto e Marziale di Colle di Val d’Elsa e alla chiesa di San Lucchesea Poggibonsi.
L’intento del progetto, che riconosce all’intero complesso di San Miniato non solo il valore architettonico ma anche la strategica posizione e il ruolo urbano che ha il complesso parrocchiale, è quello di reinserire la Chiesa sulla scena urbana trasformandola da contenitore a punto di riferimento per i fedeli . A fronte di un investimento di circa 2 milioni e mezzo di euro (2.420mila euro) la Cei ha sostenuto con i fondi dell’8xmille parte delle ristrutturazioni (100mila euro di fondi).
A poco più di venti chilometri c’è un’altra situazione difficile, quella dell’Agrestone ai cui fedeli viene promessa una chiesa nel quartiere da vent’anni (tanto che sono costretti a celebrare quella di Natale nel tendone del Circolo). Dopo aver intrapreso un dialogo con l’amministrazione comunale, pur ridimensionando il progetto originario rendendolo di una dimensione più sostenibile è stata decisa la creazione di nuovi locali, anch’essi finanziati con i fondi per l’8xmille (100mila euro il contributo richiesto alla Cei a fronte di un investimento di 2 milioni e mezzo di euro).
Tra gli impegni della diocesi c’è inoltre la manutenzione straordinaria delle tante case canoniche sparse lungo il territorio: tra queste è stata portata a termine la ristrutturazione dell’antica Pieve di Piana che già ha ricevuto fondi statali, ma necessitava di lavori per il consolidamento e la riapertura. Così, sono partiti i lavori per migliorare anche l’ospitalità dei pellegrini di questa casa canonica in posizione strategica lungo la via Francigena. In tema di interventi di restauro e consolidamento c’è il bando nazionale che prevede fondi anche per procedere all’ultimo step di lavori della Cattedrale di Montalcino.
La concattedrale del Santissimo Salvatore è il principale luogo di culto cattolico di Montalcino e dal 1986 dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino. L’intento del progetto, che riconosce alla chiesa non solo il grande valore simbolico e funzionale per la comunità parrocchiale, ma anche la strategica posizione nella città di Montalcino, è quello di garantirne l’accessibilità in sicurezza ai fedeli e incrementare il flusso dei visitatori mediante una serie di interventi di ripristino delle superfici pittoriche, degli stucchi e degli altari, nonché il rifacimento e messa a norma dell’impianto elettrico nel suo complesso.