“«Non c’è più tempo» è il grido che attraversa il mondo intero, sembra stiamo scivolando verso una catastrofe immane, umanità e creato insieme. E i poveri del mondo saranno certamente i primi a subire le conseguenze di questo scellerato comportamento dell’uomo. Ma l’Esortazione Apostolica di papa Francesco “Laudate Deum” ha parole di Speranza, perché il Signore non ci lascia soli, vuole la nostra Salvezza, come continuamente cerca di farci capire, purché noi ci ravvediamo e cambiamo i nostri comportamenti”.
Così l’intervento di Pierluigi Sassi, dell’Osservatore Romano che l’ha mirabilmente presentata la scorsa domenica al ricreatorio Pio II al Costone a Siena, nell’ambito dell’iniziativa “Un nuovo anno insieme”, promossa dalla pastorale familiare in collaborazione con i Servizi per la pastorale sociale e del lavoro, per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.
Precedentemente lo spazio era stato dedicato alla Lode al Signore, facendo riferimento alla creazione, come presentato dalla Genesi. Era presente anche Lamberto Piperno della Comunità Ebraica di Siena, che ha fatto riferimento anche ai 613 precetti che scaturiscono proprio dalla Parola del Signore. Quelli relativi al tempio, dopo la sua distruzione sono decaduti, ma tutti gli altri presentano norme di vita benefiche per la singola persona, per i suoi rapporti con gli altri uomini, per la sua relazione con tutte le creature. Certo, bisogna partire dal fatto che anche l’uomo è creatura e che è chiamato a “coltivare la terra e custodirla”, consapevole del fatto che negare la Signoria di Dio è come sancire la propria condanna.