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ALL’ASSEMBLEA GENERALE DEL SINODO LA PREGHIERA ECUMENICA

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I leaders di numerose Confessioni Cristiane sono scesi insieme dalla basilica di San Pietro, accompagnati dal prefetto del Dicastero per l’Unità dei Cristiani, il cardinal Koch, mentre papa Francesco con la carrozzina è sceso di lato. Tutti insieme hanno poi sostato in silenzio davanti alla croce ed all’icona Mariana per poi sedersi a destra e a sinistra gli uni di fronte agli altri. Ortodossi, copti, armeni, assiri, anglicani, luterani, battisti, etiopi, valdesi, pentecostali, serbi, metodisti, malankaresi, romeni. Il rappresentante del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, l’Arcivescovo Welby di Canterbury, il priore di Taizè frere Alois. Dapprima il ringraziamento per quattro doni preziosi: l’unità ed il cammino sinodale, l’altro, la pace, il creato, introdotti ciascuno da brevi testimonianze ed intervallati dai canti di gruppi di ogni parte del mondo. C’è stata anche una Via Creationis, di appena sette stazioni che ci ha invitati a contemplare la bellezza del Creato. Bello veder arrivare lungo via della Conciliazione i quattromila giovani, soliti nel ritrovarsi per la Preghiera di Taizè d’ogni nazione che avevano passato la giornata in San Giovanni, accogliendo l’invito per la veglia. Fra di loro anche tre giovani della diocesi di Montepulciano. Una rinnovata Pentecoste, perché si sono susseguite lingue di tutto il mondo, compreso il cinese, l’arabo, l’aramaico, armeno, coreano, malayalam, mambwe, oltre quelle europee, una vera sinfonia perché tutto a lode e gloria di Dio. Papa Francesco, nella sua allocuzione, dopo aver affermato che c’è un solo Spirito, una sola speranza, un solo pastore che è Gesù Cristo, si è soffermato sull’importanza del silenzio che è essenziale per il credente chiamato a contemplare Gesù nella mangiatoia e sulla croce; per la Chiesa in ascolto di Dio e del popolo per poter discernere; per l’Ecumenismo guardando Gesù che prega per la nostra Unità come si legge nel Vangelo di Giovanni al capitolo 17. Chiediamo il dono della unità al Gesù, come e quando Lui crede, stringendosi sempre più a Lui saremo anche più vicini gli uni gli altri, perché il mondo creda. Un’esperienza molto forte quella che abbiamo vissuto, sarà solo un diamante, un solitario o riusciremo a calarla nella nostre comunità, questa è la sfida del cammino sinodale. In diocesi InsiemeXeuropa, iniziata nel 2017, fatte le debite proporzioni, si pone come esperienza di cammino sinodale e di ricerca di Unità.

del Diacono Renato Rossi.

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