Secondo un rito che ormai si ripete da anni con entusiasmo e gioia,sono stati i piccoli, i “cittini“ delle Contrade a rendere per primi omaggio a Maria Advocata nostra, la Madonna di Provenzano, in onore della quale ha luogo la carriera del Palio del 2 luglio.
Tanti bambini, accompagnati dai loro genitori e dai responsabili dei gruppi “Piccoli delle Contrade” hanno fatto ingresso, venerdì 21 giugno, alle ore 16.30, nella Basilica di Provenzano, accolti da don Enrico Grassini, parroco dell’Insigne Collegiata dedicata a Maria.
“Siete nella casa della Madonna, come figli riuniti intorno alla mamma, siete qui per compiere il primo atto della festa del Palio, che viene celebrata in Suo onore” – ha spiegato loro con parole semplici il sacerdote, sottolineando più volte il valore religioso della festa, spiegando la causa del volto oltraggiato della Vergine, per uno sparo sacrilego,avvenuto nel 1555,volto segnato come talora può essere quello della nostra città, della quale i bimbi,<il frutto più bello delle Contrade>, rappresentano la speranza di un futuro migliore.
Emozionati i bambini sono stati chiamati ad estrarre i barberi delle Contrade, corrispondenti alle bandiere che saranno esposte nella Basilica fino al giorno della carriera e si sono presentati a gruppi più o meno numerosi.
Due piccoli dell’ Aquila hanno estratto la bandiera della rivale Pantera, posta alla destra dell’immagine della Madonna, poi i bimbi del Bruco hanno tirato su la Lupa, mentre ben quattro chiocciolini hanno estratto la contrada dell’Oca. Anche per la Civetta sono arrivati in molti ad estrarre la bandiera dell’Onda, sei i bimbi della Giraffa per l’estrazione dell’Aquila, mentre il barbero della Giraffa è stato pescato dai ragazzini dell’Istrice. Tre bimbi del Leocorno hanno prelevato il barbero della Tartuca, mentre i piccoli della Lupa hanno estratto il Bruco. Una bambina piccolissima del Nicchio, accompagnata da sei amichetti, ha portato fortuna alla contrada della Chiocciola, nona bandiera e quindi <portiera>, ai ragazzi dell’Oca è toccata la Selva, ad un piccolissimo dell’Onda il Leocorno. Una piccola panterina ha estratto la contrada del Valdimontone, la cui bandiera è stata posta nella parte destra guardando l’altar maggiore, presso il quadro raffigurante San Cerbone, i bimbi della Selva hanno tirato su il Drago, collocato accanto al quadro della Visitazione, che rappresenta la festa titolare della Basilica di Provenzano. I piccoli tartuchini hanno estratto la contrada della Civetta- e non poteva essere altrimenti, visto il comune Patrono Sant’Antonio- ha sottolineato don Enrico . Si sono presentati tantissimi bambini della Torre che hanno pescato il Nicchio ed un Valdimontone tutto al femminile ha estratto la Torre. Una piccolissima dell’Aquila, Lia, ha sostituito il Drago, assente,ed ha estratto, in modo ormai scontato, l’ultima contrada rimasta nel sacchetto dei barberi, cioè l’Istrice, posta al lato sinistro della Madonna, sull’altar maggiore.
Come da tradizione si sono ripetuti entusiasmi, cabale, speranze per il posto che la sorte ha assegnato alle bandiere delle Contrade…anche questo fa parte del rito paliesco.
Con la recita del Padre nostro, la benedizione, il canto di Maria Mater Gratiae e foto di gruppo, si è concluso l’incontro.
Don Enrico ha ringraziato i presenti ed ha dato appuntamento a tutti, in particolare ai bambini per il pomeriggio del 1°luglio, giorno in cui il corteo di autorità e popolo porterà il drappellone in Provenzano, per presentarlo alla Madonna, gesto antico mai interrotto, gesto antico e sempre nuovo di omaggio devoto e filiale a Lei, regina e protettrice della nostra città.