La settimana in Albis 2019 si è conclusa, domenica 5 maggio, con la Santa Messa pomeridiana in Cattedrale, dopo giorni di preghiere ed omaggi alla Mater Devotionis, da parte dei fedeli, della Compagnia di Fontegiusta e della Contrada Sovrana dell’Istrice. L’icona, intronizzata sull’altare maggiore del Duomo, è stata riconsegnata ai Confratelli della Venerabile Compagnia di Santa Maria in Portico per essere ricollocata in Fontegiusta, dopo una sosta presso la chiesa di San Girolamo in Campansi.
Una settimana che ha visto le Compagnie laicali dell’Arcidiocesi ed in particolare i membri della Consorteria quotidianamente impegnati nello svolgimento del servizio liturgico e nell’attività caritatevole con il banco di beneficenza, il cui ricavato viene destinato ogni anno a coloro che si trovano in stato di bisogno.
Stare per diverse ore al giorno al tradizionale banco istallato nella Cattedrale è un’esperienza unica ed indimenticabile.
Molte le persone che si avvicinano: sono turisti, per lo più stranieri, che formulano le più svariate domande. È, tuttavia, un’occasione per far conoscere la nostra città dal punto di vista della fede,della religiosità popolare, autentica, genuina.
Spiegare la ragione della nostra presenza, la pluricentenaria tradizione della settimana in Albis, la provenienza dell’immagine sacra collocata in tale periodo sull’altare maggiore, è ancora più arduo. Ma, alla fine, anche colui che è entrato solo da turista riesce a comprendere che tutte quelle bandiere che adornano la Cattedrale, quella gente che prega, quelle persone che si alternano al banco della solidarietà, sono lì per un omaggio a Maria, per un attaccamento alla loro città, che esprime un sentimento di religiosità popolare profondamente radicato nelle proprie radici.
Un sentimento religioso, una tradizione di fede, che- come più volte ha affermato il Priore della Consorteria delle Compagnie laicali, Lorenzo Baldi- devono essere custoditi e valorizzati con la collaborazione di tutti, a cominciare dai sacerdoti Correttori delle varie Compagnie.