Il Sinodo Valdese Metodista 2024, al quale sta partecipando in questi giorni anche l’incaricato dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, il diacono Renato Rossi, volge al termine. Ecco il racconto di queste giornate:
“Anche ieri sera dalle ore 21 seduta non stop e questa mattina ci sarà il rinnovo delle cariche della Tavola e gli organismi collegati. Il Culto nel Tempio segna la chiusura e il nuovo anno pastorale. I mini Culti del mattino, animati da diverse persone, potrebbero essere sintetizzati da una parola sempre tratta dalla Scrittura: facciamo questo perché eravamo schiavi in Egitto e noi oggi come trasmettiamo 850 anni? Ascoltatelo dice il Padre nella Trasfigurazione, non ci è lecito costruire le tende ma dobbiamo andare per ascoltare il mondo dove annunciare il Risorto; il Signore è il mio Pastore anche nella valle oscura da cui mi fa uscire rinforzato; Effetà dice Gesù al sordomuto, anche noi non dobbiamo mai restare indifferenti a quanto ci accade d’intorno, ma portare vita. Numerosi gli argomenti presentati dalla Commissione d’esame sui quali si è aperta la discussione, che è sfociata negli ordini del giorno sottoposti a votazione. Dai sussidi della Scuola domenicale agli incontri online e alle barriere architettoniche; dalla Federazione Chiese Evangeliche in Italia ai 10 anni di Mediterranean Hope alle problematiche sul battesimo con le Chiese Battiste in Italia. Dalla formazione dei giovani al linguaggio e alla mancanza di adulti.
Ancora gli aspetti ecumenici, i 1700 anni del concilio di Nicea, l’aggiornamento della Charta Oecumenica, l’IRC sempre divisivo. I Centri di Riesi e La Noce in Sicilia, Agape nelle Valli Valdesi. Diaconia, che gestisce le opere, è una vera e propria azienda di oltre 630 dipendenti con tutte le problematiche connesse al personale prevalentemente specializzato nei servizi della salute, educativi e di accoglienza. Collaborazioni attive sul territorio con ASL, Comuni, Caritas, Scuole.
‘Teologia pubblica e diaconia’, presentato e realizzato con la Facoltà Valdese è il tentativo di non ridurre la Diaconia a mero servizio. Quattro pomeriggi hanno visto anche uno spazio dedicato alle Donne aperto a tutti sui diritti sotto attacco: famiglia, genitorialità e divorzio; religioni e prostituzione; riproduttività e aborto; senza libertà in Afghanistan. Ancora i ministeri e il sacerdozio battesimale e non ultimo i progetti finanziati con l’8xmille. Insomma, fatte le debite proporzioni mi sento di poter affermare che si tratta in gran parte delle stesse problematiche contenute nella relazione scaturita dall’Assemblea Sinodale vaticana 2023. È proprio vero, solo di più le cose che ci uniscono, ma questo non ci deve far rinunciare alla missione richiesta dal Signore alla Sua Chiesa: annunciare e rendere operante la Misericordia del Padre”.