Ultimo giorno oggi dei festeggiamenti in onore di Santa Caterina, che hanno coinvolto l’intera comunità cittadina. Il primo appuntamento alle ore 10 presso il Santuario-Casa della Santa per la tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva che quest’anno è stato offerto dal Comune di Teramo, in rappresentanza dei Comuni d’Italia, e il Comune di Castellina In Chianti, in rappresentanza dei comuni dell’Arcidiocesi.
Prima di questa emozionante cerimonia i saluti del card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, della dott. ssa Immacolata Amalfitano, vicario del Prefetto di Siena, del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto e del sindaco di Castellina in Chianti, Marcello Bonechi.
E’ seguita l’offerta dei Ceri alla Santa Caterina da parte delle associazioni e delle aggregazioni della città di Siena. Erano presenti il Card. Lazzaro You Heung-Sik, prefetto del Dicastero per Il Clero, Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo – Atri, Fabrizio Stelo, prefetto di Teramo, e le autorità cittadine.
Al termine il grande corteo, guidato dalle contrade senesi, è arrivato alla Basilica di San Domenico dove è stata celebrata la solenne messa presieduta dal Card. Lazzaro You Heung-Sik, Prefetto del Dicastero per il Clero e concelebrata dal Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e da Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo – Atri.
Durante l’omelia il cardinale coreano ha voluto sottolineare come Caterina “fosse una donna totalmente innamorata di Dio, una donna eucaristica, una mistica forte e straordinaria, dotata di grande coraggio e franchezza che ha vissuto , in pienezza , il comune sacerdozio battesimale di tutti i cristiani e che ha amato la Chiesa”.
“La nostra patrona – ha aggiunto – è stata instancabile costruttrice di unità, di comunione, di ponti. Domandiamoci: siamo anche noi promotori di unità e di pace, di dialogo e di ricostruzione e di riconciliazione nella Chiesa e nella società”.
Il Card. You Heung-Sik ha evidenziato come in molti paesi del mondo ci siano terribili guerre che portano sofferenza, distruzione e morte e come – citando Papa Francesco – fare la guerra sia troppo più facile rispetto al costruire la pace. In tale contesto emerge immensa la figura di Caterina che “è stata donna della concordia e che ha avuto il coraggio di parlare apertamente e di scrivere alle autorità del tempo. Papa compreso”.
“Lei donna del Vangelo – ha sottolineato – ha saputo stare dalla parte giusta , ha saputo creare pace nei suoi ambienti, ha saputo comunicare con le parole giuste. Aveva un carisma che toccava il cuore e anche una capacità non comune di convincere gli altri. Ha avuto a cuore l’unità e la riforma della Chiesa. Amava tanto i sacerdoti con forza implorava un rinnovamento dei cuori sempre necessario. Anche noi oggi dobbiamo volere bene ai sacerdoti e pregare per loro e per nuove vocazioni”. La santa di Fontebranda, ha voluto evidenziare ancora il cardinale, “ci chiede di essere vicini ad ogni tipo di sofferenza e di dolore così come faceva Caterina, perché nei sofferenti e nei poveri possiamo incontrare Gesù Cristo, loro sono il sacramento di Dio”.
Il porporato ha poi concluso la sua omelia chiedendo a tutti di affidarsi a Santa Caterina per infondere pace nei cuori di tutti ed in particolare ha chiesto una preghiera speciale per il suo paese, la Corea, diviso in due da oltre 70 anni.
Prima di congedare l’assemblea il card. Lojudice ha ringraziato tutti i presenti ed in particolare gli organizzatori di queste intense giornate sottolineando come “la festa di santa Caterina sia l’occasione per costruire una rete per la pace e la fratellanza che da Siena coinvolga l’Italia, l’Europa e il mondo. Da oggi Teramo come Assisi sono unite per lavorare insieme per il bene comune e la solidarietà tra le comunità e i popoli”.
Nel pomeriggio – a conclusione della vista alla città di Siena – il Card. Lazzaro You Heung-Sik ha fatto visita all’eremo agostiniano di Lecceto.
