Contro le mafie l’unione fa la forza. Questo il messaggio che è risuonato ieri durante il convegno “Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili. Ad un anno dalla beatificazione di Rosario Livatino”, promosso dall’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino, in collaborazione con la Regione Toscana, l’Ente Terre regionali Toscane, Libera e la tenuta di Suvignano, tra le più grandi del centro Italia confiscata alla mafia.
Solo uniti, infatti, è possibile contrastare la criminalità mafiosa e ogni forma di ingiustizia.
Sopra una foto di gruppo scattata al termine dell’evento. Presenti il card. Augusto Paolo Lojudice; il presidente della regione Eugenio Giani; Luciano Costantini e Roberto Carrelli Palombi, presidenti rispettivamente del Tribunale di Livorno e Siena; Maria Forte, prefetto di Siena; don Andrea Bigalli, referente di Libera Toscana; Stefano Ciuoffo, assessore regionale con delega alla legalità; Gabriele Berni, sindaco di Monteroni D’Arbia; Davide Ricci, sindaco di Murlo; Gabriele Romaldo, vicedirettore dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Siena-Colle Val D’Elsa-Montalcino, e Livia Lancellotti, laureata in giurisprudenza, tra gli ideatori dell’evento.