Nel tema della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2022, Francesco lancia un invito ai professionisti del settore: la ricerca della verità comincia dall’ascolto, oggi di nuovo basilare dopo le ferite prodotte dalla pandemia
Nel 2021 si era trattato di un invito dinamico, di un moto a luogo sospinto dal dovere etico-professionale di raggiungere di persona, consumando le suole delle scarpe, quello che si voleva raccontare. Per il prossimo anno cambia il verbo: da “Vieni e vedi” a un imperativo, “Ascoltate!”. Perché è questo che Francesco “chiede al mondo della comunicazione”, di “reimparare ad ascoltare”.
Così è stato illustrato in un comunicato della Sala Stampa vaticana il tema della 56.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2022. “La pandemia – si legge nella nota – ha colpito e ferito tutti e tutti hanno bisogno di essere ascoltati e confortati. L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione. La ricerca della verità comincia dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto. Per questo, per poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, bisogna reimparare ad ascoltare tanto”.
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La nota ricorda che nel Vangelo Gesù in persona “chiede di fare attenzione a come ascoltiamo”. Anche perché, osserva, “per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio, ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi”. La conclusione chiama in causa la comunità ecclesiale nella sua totalità, in un tempo in cui “è invitata a mettersi in ascolto per imparare ad essere una Chiesa sinodale”: tutti “siamo invitati a riscoprire l’ascolto come essenziale per una buona comunicazione”.