La venerata immagine e la teca con la reliquia del beato Ambrogio Sansedoni, custodite nella Basilica di San Domenico in Siena, saranno esposte sull’altare maggiore della nostra Cattedrale per l’ottavario in Albis.
Una festa di tradizione antichissima e di religiosità popolare si rinnova ogni anno, festa della città, dell’Arcidiocesi, del popolo dei fedeli.
È il rito delle celebrazioni dell’ottavario in Albis, che un tempo avevano inizio con la solenne processione la domenica successiva alla Pasqua.
La tradizionale processione, con un’ immagine sacra da intronizzare sull’altare maggiore della Cattedrale, risale alla seconda metà del ‘500, esattamente al 1567, <in ringraziamento di essere passati quei calamitosi tempi che avevano travagliato la città>,come si legge in antichi documenti, con riferimento alla fine della guerra con i fiorentini, che aveva portato Siena alla resa nell’aprile del 1555, dopo un lungo e drammatico assedio.
In realtà, tale processione, raccontano fonti ottocentesche, rappresentava il compimento delle sacre orazioni che si facevano nel corso della Quaresima da parte delle Compagnie laicali della città, nate per finalità assistenziali e religiose, favorite, dopo il Concilio di Trento (1545) al ritorno a forme popolari di culto.
La Consorteria delle Compagnie laicali, custode, organizzatrice e protagonista di questa tradizione anche ai giorni nostri, aveva accolto la richiesta del parroco e priore di San Domenico, padre Alfredo Scarciglia, supportata dalla Contrada del Drago, di portare in Duomo l’ immagine e la reliquia del beato Sansedoni (1220-1286), già l’anno scorso per l’ottavario in Albis 2020, in occasione dell’ottavo centenario della nascita del beato Ambrogio.
Dopo la funzione di nomina del giorno 29 febbraio 2020, a causa del lockdown per la pandemia, i festeggiamenti furono interrotti e non fu possibile realizzare la processione verso la Cattedrale né l’intronizzazione della sacra immagine.
Ad un anno di distanza, pur nelle condizioni che ancora limitano le celebrazioni per il perdurare della pandemia, l’ottavario in Albis verrà effettuato.
Non ci sarà la consueta processione del sabato, per le prescrizioni in atto, ma domenica 11 aprile, alle ore 11, sarà celebrata la Messa solenne, presieduta dall’Arcivescovo, Cardinale Augusto Paolo Lojudice e trasmessa dai canali TV locali e dall’emittente diocesana Mia Radio.
Alla celebrazione eucaristica, animata dal coro Agazzari, diretto dal M° Cesare Mancini, saranno presenti la Deputazione annuale, la Consorteria delle Compagnie laicali, i Priori delle Confraternite, le Contrade di Siena.
Per tutta la settimana, dal 12 al 18 aprile, saranno celebrate in Cattedrale Messe vespertine con omelie alle ore 18.30.
Domenica 18 aprile, con la celebrazione eucaristica delle ore 18.30, avverrà la chiusura dell’ottavario e la sacra immagine con la reliquia torneranno, in forma privata, come sono pervenute, alla loro sede.
L’immagine del Santo senese, predicatore domenicano, cultore di teologia ed abile diplomatico, è opera giunta da San Miniato (Pisa) al momento della chiusura del locale convento di San Domenico.
Il quadro, di pittore anonimo della prima metà del XVII secolo, raffigura il beato Ambrogio con la colomba che gli sussurra all’orecchio, mentre la mano destra stringe un crocifisso e con la sinistra è benedicente.
A questo illustre concittadino, testimone di fede e di virtù civiche, la cui statua, con il modello della città in mano, è collocata sulla facciata del Duomo, i fedeli di Siena intendono rendere omaggio, come più volte è avvenuto nel passato ed innalzare preghiere di intercessione al Signore per ottenere protezione in questi nostri tempi ancora segnati da tanti pericoli.